Ecco come Google ha battuto Apple per i servizi di musica in streaming

Pochi giorni fa si è tenuta l'annuale conferenza Google I/O dedicata agli sviluppatori in cui Big G ha presentato tutte le novità per i prossimi mesi. Una delle novità presentate è stata Play Music All Access, il servizio di Google che permette di ascoltare tutte le canzoni che vogliamo in streaming.
Non è sicuramente il primo servizio che offre tale funzione, ricordiamo infatti che già da prima esistevano applicazioni come Spotify che permettono agli utenti di ascoltare musica illimitatamente attraverso il pagamento di un canone mensile.

Molti utenti si ricorderanno sicuramente che già da qualche mese si vociferava che Apple stesse sviluppando un servizio del tutto simile, chiamato iRadio che offra le stessa possibilità di musica in streaming. 

Secondo alcune fonti, però, il servizio di Apple tarderà ad arrivare in quanto la società di Cupertino sta riscontrando problemi nell'acquisizione delle licenze da parte delle case discografiche.

Sembra, infatti, che Sony/ATV, la maggior casa discografica, ha rifiutato i termini indetti da Apple per l'acquisizione dei diritti, e lo stesso ha fatto la BGM Rights Management, la quarta più grande casa discografica.

Il rifuto da queste società sarebbe dovuto al fatto che se da una parte Google e Spotify (e società che offrono servizi simili) abbiano richiesto una licenza semplice, Apple ha richiesto un tipo di licenza per offrire un servizio ibrido con la possibilità di accedere a contenuti on-demand.

Secondo le stesse fonti, Apple non sarà in grado di lanciare il suo servizio iRadio nel prossimo WWDC che si terrà tra un mese.



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